(83) Quello che si è perso

Piccolo Bed and Breakfast a gestione familiare. Una notte di metà settembre, attorno alle 4 del mattino, suona il campanello. L’intera famiglia dei gestori (padre, madre e figli) si svegliano e scendono preoccupati all’ingresso a veder che succede. Un ragazzo a petto nudo, scalzo, con dei bermuda a fiori e chiaramente ubriaco chiede “Scuscate ma mi ssciono perso! Dalla camera del mio albergo vedo questo albergo qua”. La madre chiede al ragazzo come si chiama l’albergo in cui alloggia ma la risposta è “non lo sciò, ma l’albergo è verde!” In zona non ci sono alberghi di colore verde ma il padre ha un colpo di genio e risponde al ragazzo: “Ah ho capito, fai così: esci dal cancello, vai avanti fino all’incrocio con gli alberi e poi gira a destra. Prosegui ed arrivi dritto al retro del tuo Hotel. Suona e vedrai che ti aprono!”
(Il ragazzo dice “Grascie” e se ne va barcollando, senza sapere che le indicazioni lo porteranno alla stazione di Polizia, da poco ridipinta di un bel verde acceso!)

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