(150) Quelli che prendono tutto quel che possono

Penne omaggio a decine, cucchiaini da the e posateria varia, zuccherini al tavolo, rotoli di carta igienica, lampadine, batterie dei telecomandi e degli orologi a muro, gli appendiabiti degli armadi, asciugamani, lenzuola, accendini, candele. Ogni singolo oggetto infilabile in valigia é una conquista da inseguire.
("Il mio tesssssorrro....")

(149) Il figlio del Re di Spagna

Residence turistico. Una coppia di danesi con cane alloggia già da sette giorni in un appartamento. In quello accanto giungono cinque ragazzi austriaci sui 17-18 anni. I ragazzi sono abbastanza allegri e lo stesso pomeriggio in cui arrivano iniziano a giocare a pallone in giardino mentre il signore danese prende il sole con il cane al suo fianco. D'un tratto il signore danese si alza per sgranchirsi le gambe e fa un giro per il parco mentre il cane se la dorme. I ragazzi, vedendo il cane addormentato lasciato solo, iniziano a tirargli il pallone addosso facendolo piangere. Il signore danese vede tutto e corre verso i ragazzi arrabbiato. Si alza la voce, viene chiamato il direttore, il signore danese é rabbioso ed i ragazzi sminuiscono l'accaduto. La cosa finisce lì.
Al mattino dopo giunge all'albergo una telefonata dall'Austria.Vogliono parlare con il direttore. Si tratta del padre di uno dei ragazzi (il "capetto" del gruppo) che inizia un lunghissimo monologo in cui sostanzialmente ripete per dieci minuti che suo figlio é un ottimo ragazzo, uno studente modello, che frequenta una scuola privata frequentata dai figli dei reali di Spagna, e che certamente i vicini d'appartamento di suo figlio sono dei "cattivi danesi". Il direttore non può far altro che rispondere con frasi di circostanza per evitare litigi o altri monologhi interminabili.
Due giorni dopo giunge un'altra telefonata al direttore: si tratta dell'agenzia viaggi attraverso la quale i ragazzi hanno prenotato l'appartamento. La ragazza dell'agenzia, imbarazzatissima, dice che si trova costretta a dover riferire una strana lamentela che non sa bene come valutare. Il direttore, intuendo subito, interrompe la ragazza chiedendo "ma sarà mica ancora il figlio dell'imperatore di Spagna?". A quel punto la ragazza non riesce a trattenersi e scoppia a ridere come una pazza, contagiando a sua volta il direttore stesso. Si scopre quindi che il padre del ragazzo, offeso per il supposto "affronto" verso il figlio, ha voluto lamentarsi con l'agenzia dicendo che al Residence il personale é scortese, ma all'agenzia stessa, sentendo il tono della telefonata, si erano subito resi conto della stramberia dell'uomo. Quattro chiacchere tra la ragazza dell'agenzia ed il direttore dell'Hotel, il cliente classificato come "pazzo" e tutto finisce lì.

(148) I fichetti sporconi che vestono Ralph Lauren

E che sono sempre perfetti: mai un capello fuori posto, sempre elegantissimi e raffinati... ma che lasciano le stanze in cui alloggiano come se fossero una discarica! Spostano i letti dall'altro lato della camera, tirano via le federe dai cuscini per metterci dentro calzini usati ed abbigliamento intimo non lavato, rovesciano lo shampoo sul pavimento (e non si premurano certo di pulire), lasciano ovunque residui di cibo non consumato e lasciano correre la doccia anche se non sono in stanza. Vanno a letto senza lavarsi i piedi dopo aver camminato scalzi in giardino tutto il pomeriggio, gettano gli asciugamani inzuppati d'acqua sopra al letto e fumano in camera anche se é vietato ed invece di riporre le valigie le lasciano aperte sul pavimento con tutta la roba gettata alla rinfusa qua e là, senza lasciare alle donne delle pulizie lo spazio materiale in cui mettere i piedi. Tutto ciò ovviamente senza aver mai aperto l'armadio.

(147) Il rompiballe che conoscono tutti

Che torna tutti gli anni nella stessa località ed ha sempre qualcosa da ridire in ogni albergo in cui va e si lamenta di continuo di tutto. Nell'arco di vent'anni si é passato tutti gli alberghi della zona e tutti gli albergatori lo evitano.

(146) Quello che tanto basta mettere sul conto

Ordina bibite, gelati, cocktail e mette sempre sul conto, quasi senza farci caso, ed al momento di pagare nega di aver ordinato tutto ciò.

(145) Troppo caldo, troppo freddo

Al banco della Reception si presenta un cliente per rivolgere una lamentela, seguito immediatamente da un'altro. Il primo dice che la sua camera é troppo calda e non resiste. Il secondo dice che la sua camera é troppo fredda e non resiste.
Le due camere sono una accanto all'altra ed hanno entrambe 20°
(che ne dite di scambiarvi le camere? Paranoia per paranoia forse vi trovate)

(144) Quelli che l'aria condizionata

Che si lamentano perché l'aria condizionata non raffredda e poi scopri che l'han fatta andare per sei ore lasciando la finestra aperta.
(Ma volevate raffreddare il mondo?)

(143) Il sommelier del discount

Capacissimo di stroncare spudoratamente i migliori vini della casa elogiando invece bottiglie che sanno clamorosamente d'aceto! Tremendo quando sfoggia le sue "capacità gustative" solo per imbarazzare compagni di tavola che ne sanno ancor meno di lui. Ha il superpotere di portare alle lacrime Sommelier, Maitre e camerieri esperti che non hanno forza e voglia di controbattere.

(141) Quello in cerca d'attenzione

Che deve disturbare sempre qualcuno, sia tra gli altri ospiti che tra i dipendenti dell'Hotel. E'capace di bloccare tutto il personale del bar nel bel mezzo del servizio di una affollatissima cena organizzata da mesi per farsi spiegare gli orari dei pullman di linea.

(142) Quello che tutti devono sapere tutto

Che chiede informazioni sulle camere ai cuochi, fa domande sui piatti della cena al giardiniere, ordina i cocktail alle segretarie e chiede gli orari dei treni alle donne delle pulizie. E'un genere diviso in due rami distinti: quello con la testa per aria e quello che si incazza come una biscia se la donna delle pulizie rumena non sa dirgli a che ora passerà il prossimo extraurbano.

(140) Mr. Briciola

Mr. Briciola é uno degli incubi notturni dei camerieri di mezzo mondo. Si sospetta sia sempre la stessa persona che però si ripresenta ora sotto forma di anziana signora, ora come giovane sportivo ed in decine di altre forme ancora. Il superpotere di Mr. Briciola consiste nel saper rendere la tavola un campo di battaglia nell'arco di un battito di ciglia. Non importa se la tavolata accanto con venti ragazzini scalmanati é l'immagine dell'ordine e della pulizia: Mr. Briciola, riuscirà in un nanosecondo a spargere almeno un metro quadrato di briciole distribuite tra il tavolo ed il pavimento, rovesciare un vino rosso invecchiato sulla tovaglia di seta, versare l'olio su una sedia vicina e strappare il centrotavola. Apoteosi totale quando il briciolame sul pavimento é tanto da far scivolare il cameriere, facendogli rovesciare la zuppa di pesce, ma non addosso a Mr.Briciola, bensì all'ignaro signore del tavolo accanto.

(139) Quello del piatto pieno

Altro esemplare in fase di rapida crescita. A colazione mette sul piatto circa il doppio del cibo che il suo stomaco riesce a contenere e consuma tutto a metà: quattro panini mangiati a metà, sei marmellatine consumate a metà, tre bicchieri di succo lasciati a metà, due confezioni di yoghurt lasciate a metà, mezza fetta di torta di mele, sei fette di affettato lasciate sul piatto (a logica si può teorizzare che almeno altre sei sono state effettivamente consumate), due burrini usati a metà, una mezza mela ed una mezza arancia lasciate sul tavolo, una mezza brioche alla marmellata e due mezzi croissant vuoti, mezza tazza di latte e cereali; cappuccino, cioccolata calda e tre bustine di zucchero tutto lasciato a metà. Ogni singolo membro di questa razza lascia in media dai tre etti e mezzo di cibo non mangiato sul piatto. Si tratta di una specie "trasversale" che solitamente é abbinata a quella dei "palpatori di cibo del buffet" o a quelli che si riempiono lo zaino di cibo gratis dopo aver fatto colazione. Apoteosi dell' apoteosi quando un "palpatore" con la sindrome del piatto pieno é al tempo stesso uno di quelli che fa la spesa al buffet. In questo caso il cibo che rendono cestinabile e quello che si portano via per sfizio é circa tre volte quello che consumano!!!
(Dovreste farvi tutti un weekend in Africa e vedere la gente che non mangia in una settimana ciò che voi gettate via in un giorno...)

(138) I palpatori

Buffet colazioni. I Palpatori sono una specie caratterizzata dalla tecnica di palpeggio, schiacciamento e danneggiamento dei prodotti esposti: con le loro mani nude dalle lunghe dita unte e muscolose devono schiacciare ogni singolo uovo per sentire se è sodo, pressare i panini per valutarne la consistenza, sondare la morbidezza di brioches (se sono chiuse in confezione singola raggiungono l'estasi mistica pressando la confezione finchè non si apre) e fette di torta, sbriciolare gli angoli dei crackers, pressare le arance e spingere le dita nelle mele tanto a fondo da lasciare il solco facendolo annerire. Si tratta di una razza in fase di forte crescita demografica, capace di rendere invendibile alcuni chili di cibo buono ogni mattino!!!

(137) Quelli che neanche all'asilo...

Barista serve due bicchieri di vino bianco. Poichè la bottiglia è quasi finita serve due dosi abbondanti. Dopo alcuni minuti altri clienti ordinano lo stesso vino ed il barista, a bottiglia nuova, serve due dosi regolari, ma i clienti si lamentano perchè "quelli di quel tavoli lì ne hanno avuto quasi un dito in più".

(135) Quelli che si fanno il conto da soli

Prenoto camera matrimoniale in mezza pensione dal 26 settembre per otto notti al prezzo di 118 euro a notte versandole 50 euro di acconto.
(Scusi, ma Lei chi é? E da dove ha tirato fuori questa cifra se il nostro prezzo é 134 euro a notte? Acconto di 50 euro? Ma noi chiediamo acconti maggiori!)

(136) Quelli che l'albergatore é un disturbo

Che arrivano e si arrangiano per ogni cosa, che non chiedono informazioni, si comportano come a casa propria e sbuffano se l'albergatore gli fa notare che non si può fare il barbecue sul balcone della camera. Che si portano la bici (sporca di fango) in camera e si rifiutano di lasciarla nel deposito custodito blindato fatto realizzare apposta. Che si sentono offesi quando gli si fa notare che non possono girare in mutande nelle sale comuni. Che si arrabbiano se all'arrivo la camera non è pronta alle sette del mattino e si riarrabbiano se la devono lasciare prima di mezzogiorno. Che trovano ingiusto non poter giocare a pallanuoto in piscina alle due di notte lanciandosi i cuscini di seta delle camere e considerano scortese il fatto che gli si chieda di pagare l'alloggio.
(Scusate immensamente se esisto; scusatemi ancor di più se sono tanto maleducato da pretendere di esser pagato per i miei servizi e perdonatemi se chiedo che rispettiate me e le altre persone che vi stanno attorno, ma se continuate così vi sbatto fuori a calci nel sedere cosicchè i miei piedi ottengano ai vostri occhi una ragion d'essere!!!)

(134) Quelli del pane secco

Clienti del nord europa che a casa loro mangiano solo pane da toast e che si lamentano poichè le rosette calde appana sfornate (che hanno la crosta) secondo loro sarebbe pane vecchio!!!
(E forse credono pure che la nostra acqua sia troppa bagnata, eh?)

(133) Quella della tazza d'acqua calda

Che al banco bar ti chiede se gli puoi dare una tazza d'acqua calda (gratis) perchè poi ci mette la bustina di the portata da casa.
(Perchè 1,50 Euro per un The manderebbe in rovina il fondo cassa delle vacanze???)

(132) Quelli del pergo-COSA???

"Cercasi camera doppia per la settimana prossima dotata di toilette e pergolino"
(PERGOCOSA???? Ehm, beh, si, mah. BOH?! Francamente sia noi che il Devoto-Oli ignoriamo l'oggetto in questione, comunque certe cose noi non le facciamo!!!)

(131) Quello premuroso

Cliente storico che da trent'anni torna tutte le estati, quest'anno per la prima volta in un trentennio é costretto ad annullare la prenotazione. Ma poichè si tratta di un vecchietto premurosisssssssimo e di parola non si accontenta di dire che la cancellazione avviene per "motivi di salute" ed invia una copia del grafico del proprio tracciato cardiaco in cui ha ben evidenziato con il pennarello il punto in cui si certifica l'avvenuto infarto.
(Si, in effetti quei clienti che stornano senza nemmeno scusarsi infastidiscono, però anche l'estremo opposto non sembra essere del tutto normale...)

(130) Gli stressati inaccontentabili

Che sono nervosi ed incazzati, arrivano in hotel nervosi ed incazzati, ogni sciocchezza li rende ancora più nervosi ed incazzati e se ne vanno incazzandosi con l'albergo ed innervosendone i gestori.
(Stressato? Nervoso? Se é altissima stagione non andare in località turistiche affollate MA STAI NELLA CLINICA CHE HAI DIETRO CASA PER UN MESE!!!)

(129) Quelli che il panorama

Che non gliene frega niente di com'è l'albergo, dei servizi che si offrono, dell'arredamento, delle camere etc, ma se il platano che vedono dalla finestra non gli piace sono scontenti.

(128) Quelli che il nudismo

Albergo 4 stelle attende un gruppo di 5 camere che ha prenotato già da alcuni mesi. Si presenta un gruppo di motociclisti in Harley Davidson con baffo e barba alla vichinga, vestiti di cuoio e particolarmente rumorosi. Dopo essersi sistemati in camera scendono in piscina e, come nulla fosse, tra famiglie, anziani e bambini, si spogliano completamente nudi e si tuffano in acqua!
(Senza nemmeno essersi fatti la doccia, inoltre!!!)

(127) Quelli della spesa al buffet colazioni

Che dopo aver mangiato in mezz'ora la quantità di cibo che solitamente consumano in quattro giorni, vanno a "fare la spesa" portando via tutto quel che possono per fare pranzo gratis. Qualcuno infilando di nascosto le cibarie in zaini, zainette e tasche larghe, altri spudoratamente portandosi addirittura il sacchetto della spesa in sala!
(Ma se quello prima di loro si é portato via gli ultimi dieci panini di segale ed il cameriere dice che non ne hanno più vanno fuori di testa!)

(126) Quelli della colazione in mutande e canotta

Che entrano in sala colazioni solo con mutande, canotta e calzini e che se il cameriere li riprende brontolano dicendo "che in vacanza non si può esser meno liberi che a casa propria"
(olè, allora rutto e scorregge liberi con aggiunta di grattamento di maroni in pubblico???)

(125) Quelli che il giornale del bar é tutto loro

Che di primo mattino si fiondano al bar per accaparrarsi i giornali forniti per la lettura e se li portano via, cosicchè gli altri clienti dell'Hotel non possano più leggerli.

(124) Quelli che il cellulare

Che vengono dall'estero e per parlare a casa usano solo il loro cellulare evitando come la peste il telefono fornito dall'Hotel, solo per poi rendersi conto, magari alla partenza, che la tariffa dell'Hotel é meno della metà di quel che hanno pagato parlando al cellulare.
(Chi fa da se paga per tre?)

(123) La coppietta di giovani amanti del web

Coppietta di diciottenni, probabilmente alla primissima vacanza da soli. Arrivano, pernottano due-tre sere in bassa stagione. Sono impacciatissimi e sembrano non esser mai stati in un Hotel in vita loro. Non possono spendere molto: cenano in camera con cibo portato da casa e non acquistano alcunchè al bar dell'Hotel. Quando gli si chiede come va o se serve aiuto, timidissimi, dicono sempre che va tutto bene e non gli serve nulla. Poi tornano a casa e scrivono su qualche forum turistico che l'Hotel é carissimo, che il personale é indifferente, che il servizio era scarso etc.
(Boh?)

(122) Quello del commento su Internet

Che al momento di pagare, come se fosse la cosa più normale del mondo, se ne esce con un "se non mi fai un bello sconto scriverò cose tremende sul vostro Hotel su Internet".
(Se lo ripeti ti trancio le dita col fermacarte...)

(121) Quello che una notte sola:

Famiglia del nord europa prenota una camera per cinque notti in altissima stagione in Trentino. All'arrivo lascia tutte le valigie in macchina e porta in stanza solo il minimo indispensabile. Al mattino dopo si dirige in Reception urlando a gran voce pur di farsi sentire dagli altri clienti, lamentandosi per cose assurde tipo il colore del mobilio o la marmellata delle brioches ed esaltando "difetti di servizio" del tipo "le tende sono mezzo centimetro più corte di quanto dovrebbero" o "se si mette di traverso contro il muro del gabinetto e guarda controluce, può vedere che sulla quarta piastrella c'è l'alone di una goccia". In sostanza il cliente dice di non voler più stare in Hotel e di non volerne sapere di pagar penali. In quel mentre, poichè la scena si é protratta abbastanza, il figlio più piccolo inizia a gridare "Papà, papà, la mamma dice che devi sbrigarti o arriviamo a Napoli di notte!"
(In sostanza la "tattica" del cliente che deve fare un viaggio lungo due giorni é quella di assicurarsi il pernottamento di metà viaggio prenotando un certo numero di notti, poichè in determinati ponti molti alberghi non accettano prenotazioni troppo piccole, già sapendo di dover pernottare solo una notte e di organizzare una scenata dal nulla)

(120) Quello che il cantiere:

Cliente arriva in albergo e si accorge che nella palazzina che si vede dalla sua camera é stato appena aperto un cantiere. I lavori avvengono col minor rumore possibile (niente martello pneumatico, niente gru, pochi operai) ed effettivamente non provoca alcun disturbo nei confronti del vicinato e dell'Hotel. Il Cliente (che non ha manco prenotato camera con vista) assale il Receptionist dicendo che il cantiere provoca un "rumore infernale" che non lo fa dormire (ma se di giorno sta in spiaggia e di sera il cantiere é chiuso? Boh?!) ma non chiede una stanza sul lato opposto, non chiede una camera di classe superiore e non chiede nemmeno una camera insonorizzata, ma pretende di restare nella camera in cui stà già alloggiando pagando meno. Il Receptionist, replica istantaneamente chiedendo "vuol dire che se paga meno poi dorme meglio?". Il Cliente non sa cosa rispondere e torna in camera senza proferir parola.

(119) Solo un caffé:

Tavolata di francesi a fine pasto:
"per favore ci prepara quindici espressi?"

Tavolata di italiani a fine pasto:
CLIENTE "Scusi, ci prepara il caffé"
CAMERIERE "Certo, come li preferite?"
CLIENTE: "un macchiato caldo, un macchiato freddo, un ristretto, uno lungo, un decaffeinato, uno d'orzo, un corretto grappa, un macchiato lungo, uno corretto con un goccio d'acquavite, un ammollato, un macchiato ristretto con tanto latte e poca schiuma, un ginseng, uno molto ristretto con vicino acqua frizzante, uno doppio, un macchiato d'orzo.

(118) Quelli della pasta scotta:

Clienti tedeschi a cena ordinano soltanto una pasta al pomodoro.
Il sugo é ottimo e la pasta é perfettamente al dente, ma secondo i signori non é abbastanza cotta. Per evitare problemi il cuoco sottostà al volere degli ospiti e gli cambia i piatti con un piatto di pasta decisamente scotta. Ai clienti torna il sorriso, ma tornati a casa lasciano un commento poco lusinghiero su di un forum di viaggi scrivendo che serviamo piatti non cotti.
(Eh si, avete ragione. I nostri chef dovrebbero venire a Dusseldorf per imparare a fare la pasta vero?)

(117) Quelli che ti inviano 14 Email:

Pieni di domande, richieste di chiarimenti sulla zona, sulle camere, sul clima, sulle attrazioni, ecc, e poi prenotano un altro Hotel.

(116) Quello che vuol far di testa sua:

Telefoniamo ai nostri clienti che hanno prenotato per il giorno dopo per avvertirli di possibili rallentamenti causa frana sulla statale e consigliamo un percorso alternativo. Già è una cosa non da poco: 20 persone, non tutti sono a casa o rispondono, ma pian pianino avvertiamo tutti. Non doveva esserci l’ultimo che, piantina alla mano ribatte che ha visto una strada più corta di quella che consigliamo noi e che se parte dopo il lavoro gli conviene far il percorso più breve?! Risultato: infilatosi in una stradina forestale su sterrato che Dio solo sa come ha trovato, è riuscito ad arrivare in Hotel alle 23,30 lamentandosi pure che la cucina era chiusa e non poteva mangiarsi il suo piatto di pasta fresca.

(115) Quelli che partono presto:

Per via di una importante fiera commerciale l’albergo è al completo per 4 giorni. Tutti gli ospiti sono rappresentanti di ditte commerciali che partecipano a tale fiera. All’arrivo dei vari ospiti il Receptionist aveva specificato chiaramente che la Reception è aperta tutti i giorni dalle 8 alle 22 e che se i Signori avessero avuto bisogno di fatturare l’alloggio alla ditta non vi sarebbe stato alcun problema, a patto che questi ci fornissero il prima possibile i dati per l’intestazione. Tutto Ok, sembrava avessero capito. Inoltre al banco della Reception vi è il cartello con riportato l’orario di servizio ed in tutte le camere il libretto informativo riporta la stessa cosa. Il giorno prima delle partenze alla Reception non si presenta nessuno: nessun conto, nessuna fattura, nessun cliente che prevede di partire presto e vuol pagare in anticipo. Strano. Prevedendo un gran viavai al mattino successivo anziché aspettare la solita mezz’ora in più chiudiamo la Reception alle 22 esatte per poterci riposare ed aprire in anticipo il giorno dopo. Torniamo a casa. Alle 23,30 ci telefona il barista dicendo che c’è gente che PRETENDE di fatturare IMMEDIATAMENTE la stanza, ed è disperato perché i clienti si mostrano particolarmente scocciati. Gli si dice di riferire ai clienti di passare l’indomani in Reception. Il barista non può né emettere fatture né incassare, ma i Signori non vogliono sentir ragione. Dopo un po li convince. Alle 00,50 la storia si ripete con altre due persone ed alle 01,50 con un gruppetto di sei persone ancora! Al mattino successivo altri due clienti si presentano al portiere alle 6,00 dicendo di dover partire subito poiché hanno l’aereo già prenotato da oltre un mese (lo sapevano bene quindi di dover partire presto) e vogliono la fattura intestata a nome della ditta. Il portiere li blocca dicendo che devono attendere l’apertura della Reception per pagare il conto. Altre lamentele e alzate di voce ma il portiere ripete di non poter incassare e li fa attendere nella Hall. Infine, dopo l’apertura della Reception vogliono che il conto di una persona sia intestato alla ditta, alcuni extra pure, mentre la seconda persona e gli alcoolici li pagano con semplice ricevuta. Inoltre vogliono controllare le singole voci delle consumazioni extra. Alle 8,20 Il conto è finalmente fatto e pagato. L’aereo? Perso!

(114) Quelli del conto precisino:

Due coppie di amici arrivano in hotel. Alloggiano alla 109 ed alla 110. Durante il soggiorno fanno numerose consumazioni al bar mettendo tutto sul conto. Ogni volta gli si chiede su che camera bisogna addebitare le ordinazioni ed ogni volta dicono se questa vada messa sulla 109 o sulla 110. I due conti sono molto simili e gli importi arrivano ad essere quasi identici. Ovviamente vogliono pagare all’ultimissimo minuto e quindi sabato mattina, alle 9:00, con una coda di altre 10-12 persone che devono partire, questi vedono i conti ed iniziano: “ma no, queste birre le addebiti sulla 109, non sulla 110 mentre questi ananas li segni sulla 110 che non li ho mica mangiati io” e così via. Nonostante il nostro consiglio e quello dei clienti dietro non vogliono cedere il posto alle persone dietro e quindi fanno attendere tutta la coda per mezz’ora finchè non risolvono le loro diatribe. Alla fine, dopo avere ridistribuito gli extra della settimana i due conti sono sempre più o meno simili e tutta la diatriba ha fatto si che i signori della 109 pagassero 3,60 in più rispetto al conto iniziale. E dietro c’era chi ha perso il pullman, rimandato appuntamenti ecc…

(113) Il Giornalista:

Telefona dicendo di essere un giornalista e di aver assolutamente bisogno di due camere per tre giorni. Le camere ci sono, confermiamo i prezzi per la mezza pensione e diciamo che per prenotare abbiamo bisogno perlomeno di due righe scritte con indirizzo e numero di telefono del cliente. Ci manda un fax privo di indirizzo e numero di telefono in cui scrive che “come convenuto telefonicamente” prenotava due camere in “pensione completa”. Abbiamo quindi una richiesta che non possiamo accogliere (non facciamo pensione completa) da una persona irrintracciabile (non abbiamo indirizzo o numero di telefono/fax). Non consideriamo valida la prenotazione ma restiamo in attesa che tal persona ci contatti. Non sentiamo più nulla. Al fatidico giorno questa persona si presenta in Hotel esigendo le due camere. Due camere libere ci sono, ma facciamo notare il fatto che una richiesta così compilata non poteva esser accettata e che era solo fortuna che le camere ci fossero ancora. Dice di essere un giornalista e che sa fare il suo lavoro (“che volete che sia un fax per una prenotazioncina?”). Lo puntualizza perché si è sentito “accusato” di non sapersi spiegare. Sul più bello, prima ancora di prender in mano la chiave della camera accennano ai 39 euro di prezzo. Trentanove euro? Da dove li tirano fuori? Il nostro prezzo per mezza pensione è 58! Dicono di aver capito per telefono che la pensione completa venisse 39 a persona. Ribadiamo subito che il nostro prezzo è di 58 Euro, che è riportato sul listino prezzi e sul nostro sito Internet e facciamo presente con cortesia che, qualora ci fosse stato un malinteso ed il prezzo che chiediamo fosse troppo elevato rispetto alle loro previsioni di spesa, non hanno da sentirsi obbligati verso di noi e possono benissimo cercare altrove. Mugugnano un po tra di loro ma poi dicono che gli va bene e vanno in camera. A cena sono gli ultimi ad entrare in sala e caso vuole (la sfiga colpisce sempre chi cerca rogne) che poco prima ci fosse stato un incredibile assalto al buffet da parte di velisti tedeschi e che non fosse più rimasta insalata (per la cronaca, quel giorno i clienti che hanno assaltato il buffet avevano mangiato talmente tanto che, sazi, non hanno completato il pasto; dal giorno dopo si sono dati una regolata). Il giornalista, assieme ai tre amici, assale verbalmente la cameriera poiché “non è possibile che non ci sia l’insalata: sono giornalista e chiamerò ferderconsumatori”. La cameriera spiega che c’è stato un assalto che non potevamo prevedere, che l’insalata è fresca e la prendiamo tutti i giorni, che se voleva potevamo dargli comunque altre verdure del buffet ma non insalata verde poiché era l’unica verdura di cui non avevamo più scorte, e che comunque potevamo compensare con affettati o altro. Niente. Vista l’insistenza la cameriera chiede al giornalista se preferisce parlare col Direttore ma questi si rifiuta ed insiste sul fatto che “In Reception siamo stati presi in giro per la prenotazione” che “ci avete sparato 58 euro come fosse nulla” e che “al buffet sono rimasti solo i fagioli ma a noi non piacciono” (era finita solo l’insalata verde, per il resto c’era ogni bendiddio) per poi calcare la mano con dei termini tanto pesanti da portare addirittura la cameriera alle lacrime. Altri clienti che assistono alla scena chiamano con una scusa la cameriera per farla allontanare dal gruppo dei giornalisti e la consolano concordando sul fatto che “quei maleducati si sono comportati come delle bestie e sono in torto marcio”. Finita la cena il giornalista ed i suoi amici vanno a parlare col Direttore. Questi spiega che c’è stato un “assalto non prevedibile” al buffet d’insalata e che questa, essendo fresca, viene portata di giorno in giorno, per cui non ci sono scorte. Il tipo ripete di essere un giornalista e che si rivolgerà a federconsumatori poiché non ha avuto la sua insalata e che l’anno prima a rimini per 51 euro aveva la pensione completa ed il buffet era ricchissimo. Infine il Direttore dice “Senta, noi sappiamo di dare il giusto servizio per il giusto prezzo, tutti gli anni d’esperienza ed i clienti passati e presenti ce lo confermano ma evidentemente Lei qui non si trova a Suo agio. Quindi, e lo dico per il Suo bene, sono il primo a consigliarle di trovare un albergo più adatto alle Sue esigenze e sarò ben lieto di darle una mano a cercarlo” (delegando così al giornalista la scelta di calmarsi o andarsene). Il giornalista, sentendosi cacciato via, zittisce e rimanda la decisione sulla partenza al mattino seguente. Il Giorno dopo dobbiamo inseguirlo per sapere cosa ha deciso, ovvero “restiamo ma solo in camera e colazione”. Ok. Per i restanti due giorni storcono il naso su tutto: caffè, latte, velocità del servizio, temperatura dell’acqua calda. Il giorno della partenza confabulano tra loro durante la colazione a voce non proprio bassa e la cameriera sente che dicono di volersi lamentare col Direttore. Al momento del conto la prima coppia paga in contanti e tutto fila liscio mentre il Giornalista chiede di pagare con assegno. Non accettiamo mai assegni e lo invitiamo a pagare in contanti o con carta di credito. Tira fuori un bancomat, ma l’operazione non va (Numero Occupato). Ritentiamo ma niente (Errore connessione). Al terzo tentativo appare sul display “Importo superiore alla disponibilità”. Lui sbianca, non sa dove appigliarsi: si è lamentato su tutto, voleva fare il gradasso, si è vantato di fare il giornalista ed infine non ha neanche i soldi per permettersi una vacanza di tre giorni. Pagano gli amici e lui se ne va. In silenzio.

(112) I gusti personali:

Vengono per tre giorni e collaborano appieno con la sfiga: chiedono sempre e solo bevande che non sono in casa. Per tre giorni di fila, caso vuole che chiedano SEMPRE e SOLO i vini, le bibite, i gelati, i liquori più strampalati che non abbiamo o sono esauriti in magazzino, o quelle bevande che non chiede mai nessuno. Loro scontenti perché non sono stati accontentati, tu inquieto perché non sai che fare (ok, comprerò una cassa di quell’aperitivo lì solo per accontentare l’unico cliente che lo ha chiesto negli ultimi tre anni!)

(111) I Rappresentanti:

Arrivano e pretendono due camere doppie uso singola per una sola notte. Consegnamo le chiavi, ritiriamo i documenti e spieghiamo a voce le solite norme della casa riguardo a orari e pagamenti (comunque in camera c’è il libretto informativo). Tutto Ok. Si rimpinzano al bar e chiedono di tenere ben separate le consumazioni dell’uno e dell’altro. Al mattino dopo, alle 7.40 il Receptionist si ritrova davanti i due signori arrabbiatissimi poiché volevano partire alle 6,30. Il Receptionist fa notare che il giorno prima aveva avvertito che la Reception apre alle 8.00. I due dicono che non glielo si era detto. Gli fa notare pure che nelle camere il libretto informativo riporta lo stesso orario ma questi dicono che il libretto riporta le 7.00. A questa affermazione il Receptionist fa notare che pure il cartello di fronte al bancone riporta come orario di apertura le 8.00. Uno dei due si ferma a guardare il cartello e poi, con fare da scocciato replica: “Beh, ma come pretende che adesso dobbiamo anche leggere?!”. Stupito, il Receptionist prepara il conto senza dire nulla.

(110) Quelli che “non risultano”:

Un signore di mezz’età si presenta in Reception e dice di avere una camera prenotata a nome Roberti. A noi non risulta alcuna prenotazione a quel nome. Il Signore non ha con se nessuna nostra conferma e nemmeno la ricevuta della caparra che dice di aver versato. Dice che si tratta di una camera matrimoniale per sette giorni, ma noi replichiamo che in quel giorno sono state prenotate ben ventotto camere matrimoniali per una settimana, ma NESSUNA a nome Roberti. Cliente si incazza a morte, receptionist in bilico tra la certezza di non aver fatto sbagli ed il dubbio che forse un errore potrebbe anche esserci stato. Gelo. Dopo circa venti minuti salta fuori che prenotazione e caparra sono stati fatti a nome della moglie Biancanelli. Ora si che risultano!
(ma figurarsi se si scusa per gli insulti personali che ci ha rivolto!)

(109) Quelli che arrivano tardi:

Hanno prenotato una camera per oggi. Noi abbiamo il loro indirizzo e numero di casa. Sono le 19:00 e non sono ancora arrivati. Telefoniamo per sapere se arriveranno tardi e se avranno ancora intenzione di cenare ma ovviamente a casa non risponde nessuno e non c’è segreteria. Arrivano all’1:00 di notte e pretendono subito un pasto caldo. La cucina è chiusa e possiamo al limite preparare un piatto freddo o scaldare qualcosa al microonde. Per loro non esiste: “ho pagato per cenare e cenerò”. Il cuoco ormai è tornato a casa, il portiere non può accendere forno e fornelli. Scalda al microonde i pasti messi da parte prevedendo l’arrivo ritardato e serve da bere. Risultato? Sono rimasti incazzati per tutta la settimana ed alla partenza ha chiesto pure il rimborso della cena d’arrivo.

(108) I Puzzoni:

Una coppia di anziani arriva a Luglio. Hanno uno stranissimo odore. Dopo tre giorni la donna delle pulizie va in direzione e dice di rifiutarsi di lavare la camera dei due signori anziani poiché non riesce a respirare. In effetti in tre giorni non hanno mai usato doccia o saponetta e la stanza è pregna di un’odore nauseante di non lavato. Chiamiamo una delle altre ragazze delle pulizie, apriamo le finestre, puliamo a fondo e profumiamo l’ambiente. Al quarto giorno dei clienti chiedono di avere un tavolo distante da “quei due lì”. Al settimo giorno la camera ha un’odore atroce, passiamo con ogni tipo di detergente e disinfettante ma niente. Bisogna che qualcuno di noi vada a dire ai signori di lavarsi. E’ alta stagione, è tutto pieno e non possiamo spostarli in un’ altra camera per “distribuire” il danno o addirittura spostarli in un altro albergo. Il Direttore si assume l’onere di dire ai signori di lavarsi ma sul momento gli manca il coraggio e non sa come imbastire la frase. Dopo due settimane di alloggio, di cui una passata a cenare in un’angolino appartato della sala da pranzo, viene il giorno della partenza. Lo stesso giorno la camera deve venir occupata da un’ altra coppia e noi siamo preoccupatissimi: se quando entreranno nella camera ancora puzzolente non credranno mai alla vicenda dei due che non si lavano, bensì ci incolperanno di avere camere che puzzano! Con una scusa facciamo liberare la stanza alle 7,30 del mattino e ci diamo subito da fare: fuori coperte, cuscini e lenzuola. Asportiamo pure tende e materassi. Puliamo tutto a fondo: disinfettiamo i mobili, passiamo tre volte la moquette con prodotti potentissimi, spruzziamo profumo ed arieggiamo con un ventilatore portatile. Alle 9.00 del mattino si presenta la coppia che deve alloggiare nella fatidica camera: madre e figlia hanno viaggiato tutta la notte e stanno crollando dal sonno. Non abbiamo altre camere disponibili e diciamo che le camere vengono consegnate solo dopo mezzogiorno. Le due, stanchissime, sonnecchiano nella Hall. A mezzogiorno l’odore non se n’è ancora andato: non è facile pulire in poche ore il risultato di un’azione continua durata due settimane! Arrivati all’una temporeggiamo. Tutto quel che si poteva fare è stato fatto: ci mancherebbe solo ritinteggiare la stanza ma non c’è tempo. Alle tre le due donne si stanno giustamente spazientendo. Temporeggiamo e puliamo, puliamo e temporeggiamo: come potrebbero mai credere alla verità? A questo punto mettiamo in camera materassi e tende nuovi, spruzziamo profumo ed arieggiamo. Sistemiamo tutto a lucido che più non si può. Alle quattro e mezza è rimasto un sentore di puzza ma ci convinciamo che meglio di così non possiamo ottenere e quanto manca è solo l’azione del tempo affinchè l’odore se ne vada. Alle cinque consegnamo le chiavi e portiamo in camera i bagagli. Ormai le due erano talmente stanche, stufe ed incazzate che non si sarebbero nemmeno accorte se gli avessero preso fuoco i capelli ma in ogni caso attendiamo che scendano da un momento all’altro a dirci che la camera puzza. Arrivano le sei, le sette, le otto. Alle nove scendono ed escono per far quattro passi in paese. Pericolo scampato: missione compiuta con (relativo) successo!

(107) Quelli del pannolino:

Una donna va alla Reception e come se nulla fosse appoggia sul bancone il pannolino USATO di suo figlio perché lo si butti via. Increduli invitiamo la signora ad arrangiarsi a gettarlo nel bidone apposito e schifati tiriamo a sorte chi di noi dovrà disinfettare il banco.

(106) Quelli del lavandino:

Scendono in Reception sbraitando poiché non c’è acqua calda. Saliamo a controllare e l’acqua calda va benissimo: Hanno aperto il rubinetto ed anziché attendere quei tre-quattro secondi perché l’acqua calda arrivasse hanno sentito tiepido e son scesi a lamentarsi immediatamente.
(Santa, santa, santissima pazienza...)

(105) I genitori premurosi:

Che permettono al proprio bebè di strillare a squarciagola nel bel mezzo della cena e non accettano di mettersi in un tavolo appartato per non disturbare gli altri. Il giorno successivo ben dodici persone si rifiutano di cenare poiché c’è “quel bimbo che strilla durante tutto il pasto”. Non c’è verso di far cenare la famiglia prima o dopo gli altri, né in una saletta separata, mentre tra il resto dei clienti lo scontento aumenta sempre più. Al terzo giorno ci sono ben 20 persone in meno a cena. Al quarto li obblighiamo quasi a forza a mangiare in una saletta separata. Gran scenate furiose in sala davanti a tutti. Al quinto giorno siamo costretti a farli andar via.

(104) Quello del cocktail:

Che vuole ASSOLUTAMENTE avere un cocktail mai sentito fatto proprio con liquori che non abbiamo in casa e non capisce com’è possibile che in un quattro stelle italiano il barista non conosca il “kish”, che a quanto pare impazza in Slovenia. Boh?

(103) La signora con le valigie:

Ha prenotato per un soggiorno di tre notti ed arriva con 5 valigioni stracolmi che neanche un battaglione militare sarebbe stato in grado di trasportare e noi non abbiamo assolutamente idea di come sistemarli in un’unica camera singola. Ovviamente la Signora s’imbizzarrisce perché secondo lei “gli armadi sono piccoli”
(Ma ti pare che dovevi portarti sei maglioni di lana ad agosto e tutta quella roba inutile???)

(102) Quelli del WC:

Un signore francese arrivato da poche ore chiama incazzato alla Reception: “Mi mandi subito un tecnico o mi cambi stanza perché lo scarico del bagno non funziona”
Receptionist: “Mando subito il nostro tecnico”
Dopo qualche minuto il tuttofare chiama dalla stanza alla Reception (ridendo come un pazzo e cercando di trattenere le lacrime): “Gianni, io non so che dire ma questi ci hanno cagato nel bidet!”

(101) Quelli che vogliono sembrar ricchi

Che non vogliono spendere una-lira-una e chiedono sempre sconti/ribassi/abbuoni e si fanno chiamare da casa dopo aver avvertito con uno squillo dal cellulare, ma solo tra le 22,30 e le 06,59. Poiché le chiamate in entrata passano attraverso la Reception le chiamate vengono girate in stanza durante l’orario d’attività (dalle 08,00 alle 23,00). Il Portiere notturno inoltre non è adibito a utilizzare il centralino eccetto casi d’emergenza. Ma per Mr.Spilorcio non esiste proprio che in un albergo a tre stelle non ci sia un addetto ai telefoni che stia tutta la notte sveglio solo per passargli la sua chiamata low-cost. Superfluo specificare che il tipo veste solo D&G e Prada, ha una BMW Z4 per cui pretende un “trattamento speciale” senza pagare nulla (esige garage coperto, telo coprente, sapone gratuito per lavare la macchina, ecc) e si atteggia da “specie superiore”. Durante la sua permanenza ha evitato con fermezza Bar, centro benessere e tutto ciò che si doveva pagare, mentre al contempo ha arraffato tutto ciò che poteva ai pasti ed ha preteso di avere tutto ciò che gli spettava (pure i depliants di manifestazioni appena finite), ha fatto scorta di ogni penna, saponetta, tovagliolo ecc. che trovava ed alla partenza ha lasciato una stretta di mano come mancia!