(956) La famigliola Magica

Sabato. Ristorante quasi pieno come in ogni Weekend.

Tutto sommato, per essere uno dei soliti sabati "caldi", tutto scorre abbastanza bene fintanto che non arriva la Famigliola Magica. Sono in 12 e vorrebbero una tavolata solo per loro. Gli spieghiamo che le tavolate grandi sono tutte occupate ma una dovrebbe liberarsi a breve poiché gli stanno appena portando il dolce. Quando mi chiedono quanto tempo ci vorrà spiego che non posso saperlo (oramai non do più "tempi indicativi" perché ci rimango sempre fregata) e spiego che alle persone al tavolo stanno per servire il dolce. Un po scazzati, aspettano all'ingresso. Nel frattempo giungono 2 coppi assieme e poiché un tavolo da 4 é già libero li accompagno. Passano 4-5 minuti e viene una coppetta. Uno dei tavolini in terrazza é libero e li accompagno. Passano ancora un paio di coppie o gruppetti piccoli e la scena si ripete. A quel punto erano passati circa 15-20 minuti da quando la Famigliola Magica era entrata ed erano sempre più infastiditi dal vedere gente che gli passava davanti, ma la tavolata da 12 era sempre occupata: avevano ordinato il caffè! La donna della Famigliola Magica iniziava quindi ad inacidirsi e mormorare a voce abbastanza alta poiché potessi sentirla "Si si, qui ci passano tutti avanti!". Cercando di tenerla calma ho spiegato che gli altri ospiti erano arrivati al caffè e le ho chiesto se gradivano un prosecco nell'attesa, ma lei, tutta rossa in viso ha risposto con un tono acidissimo "Beh, così in piedi? No, No! Aspettiamo il nostro tavolo!" Il marito stava zitto ma aveva la stessa espressione della moglie, uno dei (figli? nipoti?) più grandi sbuffava in maniera molto sgarbata e due bimbi piccoli continuavano a ripetere "ma tra quanto ci siediamooo?" mentre un'altra donna (sua sorella?) guardava costantemente fuori dalla porta. Niente da fare: non si ammorbidivano! Poco dopo si liberava un tavolo da 8 e manco a farlo apposta arrivavano in quel momento sei ragazzi. In una situazione normale avrei separato il tavolo da 8 in uno da 6 ed uno da 2, ma se avessi fatto passare altra gente davanti a quella s*****a questa magari avrebbe alzato ancor di più la voce e fatto chissà che scenata! Il titolare, vista la situazione, é andato alla tavolata dei 12 cercando di metterla sul "ragazzi, al bancone vi attende un grappino omaggio" (il che era giusto una scusa discreta per farli alzare senza chiederglielo direttamente); questi hanno accettato volentieri, ma con tuuuuttttaaaa la caaaaaaalmaaaa possibile e son rimasti seduti a chiacchierare ancora per un po.

Per non farla lunga, alla fine ho dovuto far aspettare il gruppetto dei 6 ed un'altro paio di coppiette che la Famigliola Magica si sedesse, anche se i loro tavoli erano già pronti!

(mammamia, che paura faceva quella donna… Ma dico io: se vi presentate nel pieno del servizio non possiamo sapere quanto tempo vorranno stare al tavolo gli altri ospiti! E poi se vi muovete in 12 una telefonata potevate farla no? Vi avremmo detto subito di arrivare entro una certa ora!) ; O

(955) Coprire il sensore antifumo?

Un vero Genio con la "G" maiuscola!!!!

Quelle che seguono sono una domanda e risposta pubblicate su Yahoo! Answers e fa capire come ogni sforzo possa venir vanificato da un singolo demente. Per fortuna ha trovato una persona saggia che gli ha risposto correttamente!

DOMANDA:
Sensore antifumo?
Salve a tutti... sapreste dirmi come è possibile non far si che il sensore antifumo (in una camera d'albergo? rilevi la sigaretta ???? Con un panno funziona ??

RISPOSTA:
Il sensore antifumo è costituito da una camera oscura su cui sono disposti un emettitore di luce (talvolta nello spettro degli infrarossi) e un "ricevitore" (una fotocellula). Se il fumo penetra nella camera oscura va ad ostacolare il passaggio del fascio luminoso e innesca l'allarme.

Esistono diversi modi per oscurare un sensore antifumo, ma trovo che se tu vuoi fumare DEVI FARLO ALTROVE. Gli alberghi sono luoghi ad elevato rischio incendi e se ci sono delle regole non lo fanno perché sono paranoici, ma perché ci sono dei validi motivi. Motivi che solo gli stolti non comprendono.

Bisogna pure aggiungere: se sei in una camera per non fumatori e dopo di te venisse alloggiato qualcuno che mal sopporta l'odore di fumo la colpa ricadrebbe sull'albergatore!

(954) Recensioni online: i turisti ricattano gli alberghi del Veneto?

Articolo pubblicato su: ilturista

“Non mi lasci fare ciò che voglio (anche se va contro il regolamento dell’hotel o le regole di civile convivenza)? E io ti scredito diffamandoti sul web. Te e tutto il tuo albergo”. Suonano più o meno così le sfide rivolte da certi turisti, a voce o via mail, ad alcuni albergatori del nostro litorale. Succede sempre più spesso, come sta succedendo un po’ in tutto il mondo, e in questi giorni anche lungo la costa veneta. “Un ricatto globale”, lo definisce Marco Michielli, presidente di Federalberghi Veneto, la Federazione più rappresentativa delle imprese alberghiere della regione, con circa 2600 strutture rappresentate su un totale regionale di poco più di 3mila. Che proprio in questi giorni sta ricevendo da diversi associati segnalazioni di soprusi da parte di alcuni turisti in vacanza nel litorale veneziano.

Forti dell’arma del web, i vacanzieri in questione promettono ripercussioni nei blog turistici se le loro pretese non dovessero essere soddisfatte. L’iter inizia con le richieste impossibili, passa per l’insolenza e si conclude con le minacce.

“È un ricatto di quelli che mandano in bestia – dichiara il presidente di Federalberghi Veneto Marco Michielli – Se siete abituati a vedere i consumatori nel ruolo delle vittime, dovete ricredervi: è un luogo comune che alcuni turisti stanno utilizzando per estorcere all’albergatore ciò che egli per legge non potrebbe concedere. E alcuni siti web, che stiamo cercando di combattere anche a livello nazionale, in tutto questo ci sguazzano. Tanto da spingere le associazioni nate in difesa dei consumatori a dirsi pronte a tutelare gli imprenditori-titolari di alberghi dai loro stessi clienti, poiché l’informazione scorretta lede tutti gli utenti del web”.

Tripadvisor, ad esempio, il calderone-web in cui i turisti segnalano, anonimamente, pregi e difetti delle strutture nelle quali (forse) hanno soggiornato, non consente di conoscere i nomi dei detrattori, né di sapere se la loro esperienza sia reale o inventata, mentre pubblica nomi, cognomi e tanto di particolari della struttura in questione e di chi la gestisce. Ed è inutile ogni tentativo dell’albergatore di scomparire dal sito: potrà farlo solo se il suo albergo chiuderà definitivamente. “In questo sito e in quelli simili entra di tutto – lamentano gli albergatori del litorale – anche storie inventate di sana pianta. Nel bene e nel male”.

“Il web è democrazia dell’opinione, ma può diventare presto dittatura della menzogna, perché molto spesso manca il controllo sulle affermazioni che vengono immesse on-line. è ora che i gestori di questi siti si assumano qualche responsabilità – conclude il presidente di Federalberghi Veneto – purtroppo alcuni colleghi, pur avendo agito in difesa e nel rispetto delle regole, sono costretti a subire la gogna del web e un conseguente, incalcolabile danno. Ben vengano internet e la libertà di parola, ci mancherebbe, ma la libertà di insulto e il caos sono un’altra cosa”.

10 Novembre 2010 News pubblicata da Enrico Montanari

(953) Ancora richieste folli

Riproponiamo un articolo da Repubblica che tratta di richieste assurde da parte di clienti. Alcune le conoscevamo già ed altre sono state chiarite meglio:


Quando l'hotel non ha il reiki per il pet

di Sara Ficocelli

Letti di 2,2 metri per l'arrivo in massa del club degli alti, lenzuola bucate, sorveglianza anti-maniaco. Best Western ha rivelato le richieste più strane che arrivano alle recepiton degli alberghi

E' possibile sistemare i membri del gruppo in stanze singole e avere qualcuno che li sorvegli di notte? Sa, sono tutti maniaci sessuali...". Sarebbe stato bello vedere la reazione dell'addetto alla reception dell'hotel alla domanda del cliente. Richiesta bizzarra che è solo una delle tante collezionate dalla catena alberghiera Best Western, che le ha rese pubbliche con un articolo sul Telegraph. 

Pretese assurde ma capaci di strappare un sorriso (e di sicuro anche tanti assegni dal portafogli): non è facile, ad esempio, sistemare i membri del Tall Person's Club (Il club delle persone alte) della Gran Bretagna, che, quando si spostano in gruppo necessitano di un numero adeguato di letti di almeno 2 metri e 20.... Tim Wade, capo dell'ufficio marketing della catena, ammette di non esserci riuscito: se il letto è troppo corto, è troppo corto e basta. "Ma cerchiamo sempre di accontentare i clienti - precisa - facciamo di tutto. Indipendentemente da quanto fuori di testa sia la loro richiesta". 

Non tutte però sono impossibili (ma allo stesso tempo ragionevoli) come questa. Alcune sono soltanto ridicole. Come quella di un gruppo di manager che ha chiesto una sala privata per un party molto particolare: per partecipare bisognava indossare una tutina da neonato. Le domande più strambe arrivano di solito da grandi aziende che in questi mega hotel organizzano convegni e appuntamenti commerciali. Una ditta produttrice di tosaerbe ha chiesto alla Best Western di lasciare incolto il prato per qualche giorno per poi farlo tosare ai clienti, facendogli provare le nuove falciatrici; un'altra azienda ha chiesto invece di organizzare spettacoli di intrattenimento circense per i dipendenti. C'è stato persino un gruppo di viaggiatori che ha preteso la preparazione di una cena interamente a base di cibi blu. 


Immancabili le proposte ad hoc degli amanti degli animali: corsi di reiki e ginnastica per il cane, e c'è persino stata una coppia che ha chiesto due stanze doppie: una per sé e l'altra per i propri due cuccioli, che così avrebbero avuto un letto a testa per spaparanzarsi. Non è la prima volta che una grande catena alberghiera si diverte rivelando le richieste strambe dei clienti. Un anno fa il gruppo a cinque stelle Great Hotels of the World ha pubblicato sul Courier Mail una lista di domande altrettanto incredibili. Dal "potete tagliarmi il letto?" di un cliente che, lamentandosi per l'eccessiva altezza del giaciglio, ha chiesto che se ne tagliassero le gambe (lo staff si è rifiutato), a "vorrei avere lenzuola bucate", di un cantante che ha voluto che venissero fatti tre buchi nelle lenzuola. 

In un hotel spagnolo un cliente molto esigente ha trovato talmente irritante il suono del mare da chiedere al personale di "fermarlo" e in un altro albergo in Ucraina è stato richiesto di riempire una vasca da bagno col latte. Ma non di un latte qualsiasi, bensì di un particolare tipo venduto in bottiglie di vetro. Poveri albergatori: ma alla fine, dopo ore spese in giro a cercare la marca giusta, il cliente è stato accontentato.

(952) Doo iuuu spich farsi?

Una telefonata stordita trovata su CryBoy


Squilla il telefono
"Hotel XXX, buonasera"
Dall'altra parte si sento dei rumori di sottofonto, poi un "Hallllo" e la linea cade.
Questo per cinque/sei volte
All'ennesimo tentativo si riesce a instaurare una specie di comunicazione
"Asha sag hasa ehala"
(Oddio e questi che vogliono ora)
"I don't understand..."
"Asa fad lah ali...."
"MISTER NON CAPISCO!" (sapendo benissimo che anche loro non capivano, ma quando me cominciano così tanto vale adeguarsi...)
"sah las hala gash six six three"
(Oh allora vedi che se vuoi sai farti capire...)
Li metto in comunicazione con la camera desiderata, ma non essendoci nessuno il telefono suona a vuoto. Ritorno a parlare con il mio interlocutore, lentamente, scandendo le parole e cercando di trovare quelle più semplici per farmi capire
"Sorry, person no in room"
"No, speak english, speak mr taldeitali"
(Bene, non parli inglese e come pretendi che ci capiamo...) 

Ah...va segnalato che Mr Taldeitali è iraniano o giù di li dunque anche chi lo cercava era di quelle parti

"Ok...Mr Taldeitali no in hotel"
"I speak Mr Taldeitali"
"Mr Taldeitali NO IN HOTEL!"
"Yes, no, speak me Mr...."
"OHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH NO IN HOTEL"
(Eh lo so non è educato alzare la voce con i clienti, ma eravamo entrati in una discussione da cui non si usciva più)
"Ok bye sah had ahla"
"Bye (e bona notte,,,e la prossima volta magari studia un minimo di inglese prima di chiamare all'estero...)"

Hotel Babylon

Segnaliamo un libro che raccoglie diverse bizarre alberghiere consultabile parzialmente su Google Books cliccando su questo link

Una Riflessione sull'orario pasti

Paese che vai, usanze che trovi. Le abitudini alimentari di un luogo e la sua comunità fanno parte integrante dell'identità e della cultura stessa di quell'ambiente e dal loro complesso non andrebbero estrapolati i soli "piatti" per comprendere a fondo la sua cultura.

Al tempo stesso viviamo in un'epoca che tende al multiculturalismo e che a volte mal sopporta l'atto stesso di adattarsi sl "diverso".

Un terreno di scontro forse banale, ma sotto certi aspetti significativo, risiede nelle differenze di approccio ed orario dei pasti in diverse parti del mondo. C'é chi cena alle 16 e chi alle 22.  Chi considera il pranzo un semplice spuntino e chi un pasto tale e quale alla cena. Chi mangia in mezz'ora e chi passa tre ore a tavola.

Arroccarsi sulle proprie abitudini o adattarsi ad uno standard comune?


Prendiamo due estremi: un nordeuropeo ed un italiano.

Nordeuropeo:
Colazione abbondantissima con Yoghurt, cereali, salmone, pane e affettati
Pranzo leggero: un panino e via
Cena presto: alle 17-18. Piatto unico seguito da due-tre ore di chiacchere al tavolo bagnati dalla birra.

Italiano:
Colazione leggera: caffé e fetta di pane con marmellata
Pranzo: a tavola con pasta, sugo ed un bicchiere di vinello
Cena: a seconda della regione, dalle 19 alle 21. Un bel primo e secondo con contorno, sempre con un bicchierino di vino o un grappino a fine pasto

Se per adattare ad entrambi la colazione basta aggiungere qualche piatto diverso al buffet, già con il pranzo notiamo le prime (risolvibili) perplessità: cucina vera e propria per l'Italiano e snack bar per il nordeuropeo.

Ma sulla cena é un vero e proprio terreno di scontro! Volendo accontentare entrambi la cucina dovrebbe essere aperta ininterrottamente dalle 16 alle 23 (9 ore continue). Se si trattasse di un locale che serve anche il pranzo (dalle 12 alle 15) resterebbe solamente un'ora libera, neanche il tempo per pulire e preparare la linea per il turno delle 16! Se così fosse bisognerebbe avere almeno una qualche continuità di lavoro perché mantenere attiva una cucina (con i pasti in caldo) dalle 16 per servire il primo cliente alle 19, oltre che una perdita di tempo e denaro obbligherebbe a gettar via chili e chili di cibo divenuto immangiabile (dipende ovviamente da che tipo di cibo si serve). Anche la chiusura presenta problemi simili: tenere aperta la cucina fino alle 23 quando di solito gli ultimi piatti escono dalla cucina alle 21 é assurdo. Inoltre, se per il nordeuropeo l'ambiente del ristorante, dopo una certa ora, si trasforma in quello da birreria, per l'italiano il ristorante dovrebbe restare un ristorante e basta.

E quindi, come muoversi se si alloggia in un Paese con abitudini ed orari dei pasti diversi da quelli cui si é abituati?
L'atteggiamento migliore consiste nell'adattarsi alle abitudini ed ai ritmi locali: imporre i propri ritmi ad un ambiente che ha già i propri non porta a nessun risultato positivo e rende il mondo più triste.

(951) La pazza del Fax (anche se un Post non basta)

Clienti pazzi se ne vedono ovunque, ma questa é decisamente tra i Top!

Premesso però che non é possibile descrivere e raccontare tutto riguardo questo personaggio nello spazio di un singolo post!

Si trattava di una distintissima signora oltre la settantina che, con fare elegante, si é presentata a più riprese in questo albergo del centro, chiedendo solamente di poter fare telefonate o inviare fax che ha sempre regolarmente pagato.

Fin qui nulla di strano si direbbe, tranne forse la bizzarria di rivolgersi ad un Hotel per fare cose che potrebbero essere svolte da una più economica copisteria. Il fatto vuole però che la donna non nascondeva al personale nulla del contenuto dei suoi fax e delle sue telefonate e che col tempo ha raccontato a tutti ogni singolo episodio cruciale della propria vita!

E qui viene il bello: Ha continuamente raccontato di esser stata in gioventù una famosa cantante lirica e di esser stata promessa sposa ad un ricchissimo magnate italiano che però l'ha abbandonata a favore di una ben più famosa collega greca! Un bel giorno si é intestardita sull'idea di voler fare un concerto in vaticano ed ha effettuato una telefonata da almeno un'ora con qualcuno della Santa Sede (al momento di pagare, il Receptionist ha effettuato una stampa da centralino da cui effettivamente risultavano 60 minuti di conversazione con un numero con prefisso di Roma, quindi qualcosa di vero c'era); poi c'é stata una serie di Fax inviati ad Arcore indirizzati a Silvio Berlusconi per non si sa bene che genere di lamentela; dopodiché é seguito il periodo in cui diceva d'essere inseguita dagli elicotteri. Un bel giorno in Hotel giunge una chiamata dalla Polizia. Dicono di aver richiamato il numero da cui é giunta una strana segnalazione. Il Receptionist, che aveva appena salutato la signora che come altre volte aveva fatto una telefonata e se n'era andata, informa il poliziotto al telefono che la telefonata é stata effettuata dalla signora, ma il poliziotto, sentendone il nome, dice, con un tono stanco "Aaah, si, si, conosciamo bene, vabbé, come nulla fosse".

Un bel giorno, poi, uno dei dipendenti dell'Hotel, passeggiando per il centro, ha visto la signora esporsi dalla terrazza di una nota casa nobiliare in centro ed intonare perfettamente un'aria d'opera.

(Mah, artista impazzita? Fantasie represse? Bah!?!?!?)

(950) Cliente ingrifato

Albergo di lusso in città fieristica. Verso tardo pomeriggio un cliente alloggiato dalla sera prima chiama in Hotel e chiede al Receptionist se per quando rientrerà alla sera gli farà trovare "compagnia" in camera (ossia una prostituta).

Il Receptionist, con fare cortese, spiega che "non é un servizio offerto dall'albergo" e che se il cliente cerca "compagnia" dovrà arrangiarsi.

A quel punto il cliente, disperato, cerca delle alternative: "Ma conoscerà qualche ragazza disponibile,no? Perché non mi manda su quella sua collega carina del mattino?"


(Ecco, adesso scopriamo che per una determinata fetta di clientela fare la Receptionist é sinonimo di prostituta? Inutile evidenziare che la "collega del mattino" si é sentita sbeffeggiare per un lungo periodo dai colleghi dell'Hotel a causa di questa richiesta "eccessiva")

(949) C'é cliente abituale e cliente abituale

Chi fa questo mestiere vede ogni genere di cliente. Di solito con il tempo matura una lista di clienti abituali che fa sempre piacere rivedere e con i quali si sviluppi un rapporto di cortese amicizia.

Di solito......

Capita invece che a volte diventino clienti abituali personaggi che non godano di tutta la stima del personale:

Capita che in un lussuoso albergo di città sia diventato cliente abituale un distinto ultrasettantenne che ad intervalli mensili occupa una stanza giusto una mezz'oretta (pur pagandola a prezzo pieno per l'intera giornata) con una ventenne est-europea che lo raggiunge ogni volta in aereo appositamente dalla sua terra d'origine per quella mezz'oretta di piacere.

Oramai é diventato un'icona per tutto il personale d'albergo! Hanno visto la cosa sul nascere e l'hanno seguita maturare: questa ragazzina carina, che da principio era leggermente intimidita ha sepolto col tempo la propria vergogna e timidezza man mano che il suo guardaroba (ed il suo portafogli) s'allargavano, atteggiandosi infine da gran dama di corte con la puzza sotto al naso. Lui, innamorato perso, scialacqua tutti i risparmi di famiglia senza rendersi conto di venir usato da una che potrebbe esserne la nipote.

Dopo aver alloggiato le prime volte tutto il personale aveva "intagliato" l'improbabile coppia e non si stupivano quando la camera veniva usata per un misero quarto d'ora.

Un bel giorno però il pelo sullo stomaco della ragazza stava per venir meno: terminato il solito "alloggio toccata e fuga", la coppia si é diretta alla cabrio dell'uomo per riportare lei all'aeroporto, ma lui, forse ancora tutto eccitato, non riusciva ad ingranare la marcia ed ha lottato per cinque minuti col cambio. Ad un tratto lei, sull'orlo di una crisi di nervi, é uscita dalla macchina, si é diretta al bar, ha ordinato un whisky e se l'é scolato tutto d'un sorso!!!

(Ah, l'amour.....)

(948) Internet Point Porno

Un cliente si avvicina al bancone della Reception. Dice che c'é qualcosa che non va con l'Internet Point. Il Receptionist va alla postazione per vedere di che si tratta e trova seduto davanti al computer il figlio del cliente (un bimbo con meno di dieci anni). Dopo una rapida occhiata il Receptionist si accorge del problema: pur essendo il computer acceso, il monitor é spento. Constatato ciò preme il pulsante "Power" e sullo schermo appare un'immagine porno a tutto schermo. Il Receptionist é fulmineo e con la velocità di un giaguaro, stacca la presa del computer spegnendolo istantaneamente prima che il bimbo possa vedere l'immagine!


(Fiuuuu, scampato pericolo!!  Ma chi #*§§° é che si diverte a mettere sfondi porno su un computer pubblico, eh??????)

(947) La cordicella del bagno

In tutte le docce dell'Hotel c'é una cordicella d'allarme che, se tirata, fa scattare un campanello nella Reception. E'un dispositivo di sicurezza a norma di legge che serve a chiamare aiuto se si ha un malore nella doccia.
Si tratta di una semplice cordicella che penzola dal soffitto, sulla quale c'é una grossa placchetta posta ad altezza occhi con scritto:

      !! HELP !!
     !! HILFE !!
    !! AIUTO !!

Sembra abbastanza semplice, no? E'come il pulsante sugli aerei per chiamare la hostess, come il pulsante negli ospedali per chiamare l'infermiera, come il pulsante per l'allarme antincendio e tanti altri dispositivi simili. Ma allora, visto che non si tratta di un elemento tanti incomprensibile....

... PERCHE' TUTTI LA TIRANO PER GIOCO??????

La tirano ripetutamente almeno 3 clienti su 4 appena entrano in bagno la prima volta.
La maggior parte, non vedendo alcuna reazione (la campanella suona alla reception ma non in camera), la tirano più volte.
La tirano i bambini per farti gli scherzi.
Molti la legano su se stessa talmente in alto che diventa quasi impossibile scioglierne il nodo.
Se la doccia ha una tenda, molti credono serva ad aprirla e richiuderla (e quindi la tirano a più riprese)
Qualcuno la taglia per usarla come filo per stendere i panni o altro ancora.
Qualcuno la tira solo per vedere se viene qualcuno.
Qualcuno taglia la placchetta "AIUTO" per tenersela come souvenir.

Risultato: a meno che non venga tirata nel bel mezzo della notte, nessun dipendente fa quasi più caso a quel "ronzio continuo" dei campanelli che suonano, quasi fosse un semplice rumore di sottofondo.

NB: per alcuni modelli non é possibile acquistare cordicelle o placchette di riserva ed in caso di danneggiamento anche parziale l'albergo dovrà ricomprarsi l'apparecchio intero, il quale é composto oltre che dalla cordicella, soprattutto da una levetta con contatto elettrico a basso voltaggio omologata. Oltre alla spesa dell'apparecchio va messa in conto pure l'installazione dell'apparecchio di sicurezza che non può essere effettuata dall'albergatore stesso in quanto non addetto all'operazione.

(946) Doppio reclamo!

Una famiglia che ha prenotato tramite Tour Operator é insoddisfatta dell'albergo:

A) La camera assegnata non ha la vista panoramica che avevano visto sul sito (ma le camere con vista sono distinte e più care rispetto a quelle standard e loro avevano scelto la categoria economica).

B) La sera c'é baccano in strada (per "baccano" intendono il solito viavai di gente in alta stagione; l'albergo é in una via centrale di una rinomata località turistica e non può farci molto).

C) Per condire il tutto hanno puntigliosamente mosso osservazioni "classiche" per condire la lamentela (simpatia del personale, qualità dei pasti ecc.)

Insomma, i classici scontenti per cavoli loro che sfogano la rabbia sull'albergo. Vista l'impossibilità di accontentare i clienti (le camere di categoria superiore sono tutte occupate da clienti che hanno prenotato regolarmente, non si può impedire all'intera località di passeggiare sulla via principale ecc) il Tour Operator e l'Albergatore, parlando a quattr'occhi giungono alla conclusione che sia meglio spostarli in un'altra struttura.

La famiglia viene trasferita in un albergo di categoria superiore e distante dal centro. La storia finirebbe qui, se poi l'albergatore non fosse venuto a sapere che si sono lamentati anche dell'altra struttura:

A) Nel parco dell'Hotel, alla sera, volano pipistrelli (si, é vero: in Italia ci sono pipistrelli, ma sono piccoli, innocui, non fanno nessun male e l'albergo non può farci molto)

B) L'albergo é distante dal centro e per raggiungerlo erano obbligati a prendere la macchina, per cui hanno richiesto indietro i soldi del parcheggio in centro per l'intero periodo alloggiato (l'hotel é a circa 1 Km dal centro e due volte al giorno vi é una navetta gratis andata e ritorno che fa il giro di tutti gli alberghi più o meno distanti dal paese)

C) Il solito condimento di critiche classiche (pulizia, qualità del cibo, mobilio consumato ecc...)


(Ecco, se uno é scontento di suo fa prima a sbollire a casa propria che a scaricarsi sugli altri!)

(945) Ma pago la commissione!

Cliente in partenza dopo 5 notti di soggiorno.
Deve pagare.
Tira fuori una carta Diner's.
L'albergatore gli fa notare che non accetta Diner's. Sul bancone c'é una bella targhetta con indicate le carte di credito accettate e tra queste NON c'é la Diner's.

Il cliente, con aria arrogante-strafottente dice di non avere contante con sé e replica: "Beh, come vuole risolvere questo SUO problema?" (scusa, TU non hai i soldi e vuoi usare una carta di credito che non abbiamo mai detto di accettare ed ora scarichi su di ME il problema?)

L'Albergatore: "C'é uno sportello bancario a 100 metri da qui. Può andare a fare un prelievo"

Il cliente: "Eh no! C'é da pagare la commissione! Allora me la scala dal conto!"

L'Albergatore: "Veramente noi abbiamo segnalato chiaramente quali carte accettiamo. Se LEI non ha fatto a questo cartello davanti al quale é passato almeno una decina di volte il problema é suo"


(Segue pochi giorni dopo immancabile commento negativo)